martedì 3 aprile 2012

Di Resurrezione, Respawn e Religioni

Intanto chiariamo una cosa.
Il concetto di Resurrezione (o Risurrezione, è uguale sia con la i che con la e, a me piace più con la e perché mi pare meno bovino.) non è appannaggio di Gesù, ma è una cosa che risale a molto prima.
Ma comunque visto che ci avviciniamo alla Pasqua, questo articolo potrebbe avere più visite perché in questo periodo la Resurrezione va un casino.

Vedremo anche come questo sia un concetto proto-nerd e come si adatti benissimo all'attuale mondo tecnologico-barbarico che si va delineando e che gli storici del futuro chiameranno Media Evo.
Facciamo prima un parallelo tra due voci di Wikipedia, che è quella cosa che viene considerata validissima fonte quando nelle discussioni ti dà ragione, e inaffidabilissima quando ti dà torto.

RESURREZIONE
La risurrezione o resurrezione è il ritorno alla vita dopo la morte con una analogia al risveglio successivo al sonno.

RESPAWN (all'interno della voce "SPAWN")
Il respawn consiste nella riapparizione di un personaggio o di un nemico dopo la sua morte o distruzione.

Altre analogie tra questi concetti:

- nascono in ambiti di fantasia come le religioni e i videogiochi (anche se il mondo di Diablo III sappiamo tutti che esiste veramente)
- sono inseriti all'interno di un percorso che presuppone delle "prove" o una "prova finale"
- riguardano spesso personaggi o buonissimi o cattivissimi, a seconda dei punti di vista
- sia per le religioni che per i videogiochi servono a non far finire troppo presto il giochetto
- dopo la resurrezione/respawn il personaggio principale può godere di maggiore esperienza/poteri oppure perdere tutto, a seconda del gioco o della religione.

Gli antichi Egizi avevano capito quanto fosse importante la "dotazione". E' per questo che si facevano seppellire con ori, e statuette che rappresentavano cibo, servitori, animali da compagnia e via dicendo. All'atto del respawn, di fronte a Anubi e Horus, potevano quindi bullarsi di avere un sacco di item, statuine e giocare a Doungeon & Dragons contro Osiride.

Non parliamo poi dei Greci.
Sulla resurrezione sono fichissimi: c'era più gente che ritornava dall'Ade di quanta non ne entrasse. Questo perché i Greci avevano la sana abitudine di salvare spesso la partita.
La cosa bella delle religioni pre-elleniche e quelle elleniche, anche quando si sono mischiate poi con quelle Orientali in seguito al fichissimo tour di Alessandro Magno, è che in sostanza chiunque poteva reincarnarsi più volte anche nello stesso corpo e nella stessa vita, perché la cosa dipendeva dagli Dei, da quanto eri importante per la trama del gioco, eccetera. Insomma, la roba spacciata da prima dei Greci a prima degli Ebrei era un sacco più giocabile, più accattivante, nonostante la grafica fosse più approssimativa nei dipinti. Il Cristianesimo sarà anche stato a 16 bit, pieno di effetti speciali e un sonoro della Madonna, ma a me i Coreuti di Sofocle piacevano un casino di più.
Per lo meno c'era una scelta. Vuoi respawnare in un nuovo personaggio dimenticando tutto quello che è successo prima e ricominciando da capo?
Bene, bevi un po' di acqua del fiume Lete e vai (nota: per chiunque abbia fatto studi classici, l'azienda che si è scelta questo nome per il suo beveraggio di H2O in bottiglia, ha fatto proprio una scelta di merda. Io quando passo davanti allo scaffale al supermercato, una grattatina di balle me la tiro, non so voi.)
Se invece vuoi ritornare per i cavoli tuoi nella tua vita, puoi sempre sfidare Thanatos, impietosire Zeus, fare l'occhiolino a Persefone, raggirare Ade... insomma, dipende da quanto sei su di livello nel gioco.
I Niubbi (per i non nerd: newbie, principianti) ricominciano la campagna.
Io che invece sono re Admeto e sono amico di Eracle, se mi muore la moglie lo dico a Eracle che va giù nell'Ade a farla risorgere a forza di calci in culo a Thanatos: è giusto, mi sono costruito una bella crew e mi gioco le mie carte.

Con gli Ebrei la cosa ha cominciato a perdere di fascino. Si cominciano a insinuare resurrezioni chirurgiche ed estremamente arbitrarie. Molto prima di Gesù già i profeti Elia ed Eliseo operano delle resurrezioni tipo quella che avrebbe poi reso famoso il Nazzareno in tutti i teatri di Las Vegas (si esibiva con il nome "Il Grande Nazzarini").
Pochi fortunati raccomandati vengono riportati in vita. Per tutti gli altri, c'è la resurrezione alla fine dei tempi. Che fregatura.
Mi fai risorgere, ma solo per salutare un attimo i tempi che finiscono, e poi? Insomma, non c'è continuità nel gioco, e sinceramente non capisco come Cristianesimo, Ebraismo e Islamismo abbiano potuto avere tutto questo successo commerciale.
Si festeggia ogni anno quello più bravo a risorgere e basta.
Insomma, che noia, visto che ci eravamo avremmo potuto fare una religione incentrata su Houdini.
Tra tutte le declinazioni Cristo-ebraico-islamiche è interessante la visione dei Testimoni di Geova: quando muori non esistono l'inferno e il purgatorio, ma solo un Paradiso che è un posto bucolico con le casette di legno tipo La Casa nella Prateria di cui abbiamo un filmato:




Tutti, anche i cattivi, si svegliano nel Paradiso, ma se non seguono la regola di Dio, quando moriranno la seconda volta, sarà per sempre.
E' un po' come i Laser game anni 80 se non avevi abbastanza monetine.
Infatti non se li cacava nessuno, i pochi a cui piacevano erano dei disadattati che rompevano le palle agli altri per imparare a giocarci.

Dopo Islam, Ebraismo e Cristianesimo, la resurrezione è diventata una cosa macabra, legata più che altro agli spiriti, ai fantasmi e agli zombie.
Insomma, si può dire che ci sia stato molto più genere horror e molta meno avventura.

I Buddhisti, compresi i finti buddhisti di scismi come i Soka Gakkai, credono invece in una cosa demenzialissima: la reincarnazione continua, che è di fatto la tua punizione. Poi un giorno, raggiungerai un tale livello di purificazione da arrivare al Nirvana, ovvero quello stato nel quale non ti reincarni più.
Sostanzialmente il Game Over totale eterno.
Anche qui: che palle.

Una nota finale per i seguaci di Scientology che non si capisce bene come la pensino, l'importante è che gli dai i tuoi soldi. Come tutte le religioni organizzate, ma loro molti di più. Però hanno questa cosa dei livelli, più spendi soldi più vai su di livello, come i coin op anni 90, e ad ogni livello la trama si fa sempre più intricata e fantascientifica, ti senti parte di un racconto con alieni succhiacervello, guerre intergalattiche, astronavi, john travolta e tom cruise, e quando sei superfichissimo dove ti spediscono?
Su un transatlantico che viaggia pacifico nell'Oceano (in acque internazionali, per non essere arrestati).
Praticamente sei lì che pensi di fare parte della fazione giusta nella guerra contro Xenu, imperatore galattico malvagissimo e dove ti ritrovi?
Qui:


IN LOVE BOAT!
Ma vaffanculo va, voi e Tom Crùz.

3 commenti:

  1. Per i Buddhisti è come giocare a Serious Sam in cooperative con vite illimitate: un incubo

    RispondiElimina
  2. Scientology incarna il free to play che va molto di moda ora. Free un cazzo ché se vuoi continuare devi comprare oggetti e armature altrimenti resti al livello micetto adorabile e ti frantumano di mazzate ogni due per tre.

    RispondiElimina