Sono anni che, di tanto in tanto, parcheggio la mia cinefilia e insieme a degni compagni andiamo a vedere le peggio cacate blockbusterose piene di effetti speciali, al fine di stilare una classifica un po' particolare.
Per entrare in questa classifica, non basta che il film in questione sia pieno di bombe a mano e tricchetracche e di basse pretese neuronali.
No.
Deve essere talmente pieno di cazzate da fare il giro e diventare sublime.
Posto che ci sono pellicole non inseribili per manifesta superiorità, e parlo in particolare di Talos e de La Leggenda degli Uomini Straordinari (la sequenza del Nautilus che viaggia tranquillo per i canali di Venezia e rimane incastrato sotto il ponte dei sospiri digitalmente innalzato a circa 70 metri dal suolo, rimarrà sempre nei nostri cuori), da anni, da troppi anni la testa della classifica non si muoveva, ed il primo posto era appannaggio de La Mummia - il Ritorno, che aveva scalzato La Mummia, il quale aveva scalzato Dante's Peak, eccetera.
Ma oggi è uscito il film che io piazzo diretto, come new entry, al primo posto.
Battleship
Qui siamo di fronte a qualcosa di vero livello.
PREMESSA: da qui in poi sarà pieno di spoiler. Quindi se non vuoi rovinarti la visione della originalissima trama alla base di questo capolavoro, cambia sito.
Ci sono due veri fratelli americani. Si vede che sono veri fratelli americani perché uno è biondo, bello, con gli occhi chiari, i capelli con la riga da una parte, coscienzioso e si sta per arruolare in marina, mentre l'altro è moro, occhi neri, figo, ribelle, coi capelli lunghi, randagio e cazzone.
A sinistra il biondo coscienzioso, a destra il randagio con grande potenziale che però lo spreca perché non si applica. Due gocce d'acqua. |
Chi è?
Chi volete che sia, la figlia del generale della Marina nella quale lui si sta per arruolare, quindi sai che facciamo? Ci arruoliamo tutti e due perché tu devi mettere la testa a posto.
A sinistra foto di coppia della fighetta aristocratica con il bel gnoccone ribelle ma dal cuore coraggioso. A destra la fighetta e basta. |
Ma sorvoliamo.
Sullo sfondo di questa ORIGINALISSIMA pantomima familiare americana, c'è che alla NASA (ovviamente popolata da nerd geniali ma brutti come il colera e con la barba incolta) hanno fatto una scoperta EPOCALE. Hanno scoperto che un pianeta, per ospitare la vita, deve essere alla giusta distanza dalla sua Stella.
Né troppo vicino.
Né troppo lontano.
Il direttore della NASA vince lo Zecchino d'Oro perché la commissione del Nobel nel frattempo si è uccisa in coro.
Quindi annunciano in diretta mondiale che hanno trovato un pianeta in un'altra galassia, né troppo vicino né troppo lontano dal suo Sole.
Questo pianeta che tutti cercavano (?) e che nessuno trovava, come lo chiamano?
Tutti felici allora su una montagnetta vicino a Pearl Harbor (bella scelta) installano dei super trasmettitori di un qualche tipo di segnale che grazie a un satellite rimbalza-segnale spedisce impulsi al
In caso ci fosse vita. Hai visto mai.
[pignoleria mode on]
Ora, piccola considerazione scientifica.
Se questo
Mettiamo che questo
[pignoleria mode off]
Ma sorvoliamo, mica siamo a un convegno di scienza.
Questa è Hollywood, baby, e non puoi farci niente.
Succede allora una cosa originalissima. Gli alieni, incazzatissimi perché il segnale lanciato dalla terra gli disturba le trasmissioni di Real Life, arrivano con 5 oggetti volanti supercorazzati, che dovrebbero essere 4 navi e un sistema di comunicazione (per chiamare rinforzi una volta stabiliti.)
Ma anche qui è in agguato lo sceneggiatore folle di Hollywood. Gli alieni hanno delle navi supercazzute con le quali riescono a viaggiare più veloci della luce fregandosene di leggi della fisica, autovelox, tutor e tutto il resto, ma quella che porta il sistema di comunicazione inciampa in un satellite nell'orbita terrestre probabilmente lanciato negli anni 60 e si schianta su Pechino facendo migliaia di vittime cinesi, tanto sono tutti uguali a non se ne accorge nessuno. Dal che si deduce che le astronavi degli alieni non hanno manco un cazzo di radar.
Quindi saranno costretti a conquistare la montagnetta con il ripetitore della NASA.
Ma sorvoliamo.
Le altre quattro navi ammarano nell'oceano pacifico poco a largo delle Hawaii, dove, GUARDACASO, il figaccione, il fratello e il papà della gnocca sono impegnati in un convegno-esercitazione internazionale dove ci sono le forze navali di 15 Paesi di tutto il mondo, ma si vedono solo americani e giappi.
C'è anche spazio per una partita di calcio, la finale della Coppa dell'Amicizia Ritrovata Tra USA e Giappi a Pearl Harbor Ma Mica Troppo, perché ovviamente il figaccione ora è in marina, ha i capelli corti, si sta un po' raddrizzando, ma come indole è sempre una testa calda, quindi sebbene si procuri il rigore per pareggiare al 90° a causa di un fallo subito dal suo nemico Giappo pari-grado, lo sbaglia miseramente facendo così aumentare il suo astio nei confronti degli amici Giappi ma non troppo amici.
Oh, se volete prendervi qualcosa da mangiare fate pure, ché sono passati circa 20 minuti di film.
C'è anche un grazioso siparietto dove il figaccione testacalda, che ha anche il problema di andare dal generale a chiedere la mano della figlia, si pesta con il nemico/rivale giappo e incassa non solo l'incazzatura del potenziale suocero graduato, ma anche la promessa di venire buttato fuori dalla Marina non appena finita l'esercitazione.
A sinitra, figaccione testacalda muto e punito. A destra, papà generale della gnocca visibilmente contrariato. |
"Così tanti cliché da esplorare e così poco tempo" pare che fosse il motto degli sceneggiatori.
Ma sorvoliamo.
Le corazzate partono per l'esercitazione dell'Amicizia, e nel frattempo c'è il casino delle navi aliene che si schiantano.
Il Pentagono allerta la NASA che allerta la montagnetta con il nerd che smanetta sul ripetitore che dice una cosa che non immagina nessuno, e cioè che mo' sono cazzi.
Intanto l'esercitazione delle navi continua.
La flotta comprende:
- Nave ammiragliona portaerei con il papà-Generale della fighetta (Liam Neeson)
- Nave meno ammiragliona con il fratello biondo e con la faccia da pirla
- Nave giappa discreta con nemico/rivale del figaccione
- Bagnarola con figaccione sulla quale c'è anche Rihanna in versione soldatessa sboccata ma simpatica, decisa e furbetta.
Ovviamente le navi aliene hanno ammarato proprio sulla rotta dell'esercitazione dell'amicizia e quale è la sottile strategia militare?
Nave ammiragliona dietro.
Davanti la nave giappa, la nave del fratello con la testa a posto e la bagnarola del figaccione.
Partono su un gommone, alla volta delle strane strutture ammarate: il figaccione, Rihanna, un roscio chiacchierone ma simpatico e un altro tizio messicano palestrato con la faccia da duro e il cuore tenero che avrà sicuramente occasione di dimostrare il proprio coraggio. Sono tutti uguali, li riconosci subito.
A sinistra, il figaccione. A destra, Rihanna che sta ascoltando il suo ultimo disco. Un po' dappertutto: espressioni di profonda intelligenza. |
Qui comincia il casino.
Le strutture si trasformano in navi aliene. Ma non astronavi, perché se sei arrivato dallo spazio alla velocità del vaffanculo è troppo difficile poi volare anche sulla Terra, quindi si trasformano in navi galleggiose.
Che un po' galleggiano un po' volano e quindi quando vanno sembrano tipo Phelps che nuota a farfalla.
Le navi aliene erigono una altissima cupola elettromagnetica che isola le navi dei fratelli e dei giappi dal resto della flotta.
Gli americani dell'ammiragliona, rimasti fuori da questo scudo impenetrabile oltre il quale non si vede né si riesce a comunicare via radio che fanno, nella loro sottile furbizia strategica?
Fanno volare un caccia che ovviamente in tempo due secondi va a sbriciolarsi contro lo scudo alieno.
E quindi capisci che è vero che lì fanno tutto più in grande. Io per vedere se una cosa sia veramente impenetrabile ci lancio un sasso.
Loro ci lanciano contro un caccia.
Ma sorvoliamo.
Dove è finita la fighetta nel frattempo?
Beh, lei è una fisioterapista ed è ovviamente rimasta a terra e assiste dei militari che hanno subito mutilazioni e fanno fisioterapia con gli arti meccanici. Prende in cura un altro personaggio ORIGINALISSIMO: ex militare decorato al valore, diversamente bianco, che ha perso insieme alle due gambe anche la voglia di lottare. Allora lo porta a fare una passeggiata dove?
Dove?
Sulla montagnetta dove c'è il ripetitore della NASA che nel frattempo una divisione degli alieni sta espugnando.
Tutta questa originalità deve aver spossato gli sceneggiatori, che ci inseriscono ovviamente due/tre scene di palle rotanti seghettate aliene che vanno in giro a caso a spaccare fuori strade, piloni autostradali e campi da baseball.
Intanto, in mare...
La dura battaglia si ingaggia e qui posso anche andare avanti veloce, perché tra atti eroici, Davide contro Golia, Salvate il soldato Ryan, Guerre Stellari e via dicendo con altre gamelle di luoghi comuni vari pescati dappertutto, il fratello biondo, alto, con la faccia da pirla e uomo da sposare viene blastato dagli alieni, il rivale/nemico giappo diventa il migliore amico del figaccione che si ritrova comandante di una nave e che addirittura, dopo averla sacrificata per distruggere la penultima nave aliena, riesce a raggiungere un porto (non si capisce bene la dinamica) nel quale è ormeggiata l'incrociatore Missouri della seconda guerra mondiale, oramai una nave-museo, e ha l'idea di rimetterla in acqua per andare a combattere il mosrtone finale, che è ancora lì in mezzo al mar.
Nel frattempo la fighetta, con l'ex-marine diversamente caucasico, ha avuto modo di capire tutto, grazie anche all'aiuto del nerd che smanettava sul ripetitore nella montagnetta, e tramite un commodore 64 riescono a mettersi in comunicazione con il figaccione attraverso lo scudo elettromagnetico degli alieni. In un tripudio di "ti amo" e "ti amo me too", gli dicono di riservare un colpo per bombardare la montagnetta prima che gli alieni finiscano di leggere le istruzioni del ripetitore e comunicare con il loro pianeta. (che poi voglio dire, loro per arrivare hanno seguito il segnale radio inviato dalla terra. Prima di partire avranno detto: "oh, andiamo a queste coordinate. Sì sì, il tagliando l'abbiamo fatto. Sì i panini ce li abbiamo. Sì anche il telepass, che palle!", quindi che cazzo di bisogno c'è che chiamino il pianeta madre? Prima o poi arriveranno anche gli altri, no?)
Ma sorvoliamo.
L'equipaggio del figaccione oramai è ridotto a se stesso, a Rihanna, al tizio roscio e chiacchierone ma simpatico, al messicanone duro ma buono e all'ormai inseparabile amico Giappo, con il quale citano continuamente l'Arte della Guerra. (mancava, come cliché)
Il messicanone dice: "Ma questa nave va a gasse e vapore! E siamo pochi per governarla!"
E chi spunta?
Dai, potete immaginarlo.
Siamo su una nave-museo ormeggiata.
Vecchia ma gloriosa.
Ultima speranza per l'America (che grande Paese!) e per il mondo.
Bravi, avete indovinato.
OVVIAMENTE il vecchio equipaggio ottuagenario, vecchietti che hanno dato tanto al loro paese e, visto che i cantieri da andare a guardare sono finiti, sono pronti a rimettersi in mare e dare una mano a tutti quei ragazzi che si chiamano tutti "figliolo" e che impettiti rispondono "sissignore".
Dai, le vecchie gloria indaiuessèi mancavano.
La nave parte.
Si dirige verso il mostrone finale. La battaglia finale non manca proprio di nulla: ardite manovre, vecchietti coriacei che smitragliano felici, giovani soldati coraggiosi, distruzione della montagnetta ricetrasmittente con il soldato mutilato diversamente non negro che ritrova la voglia di combattere e fa a pugni con un alieno, e addirittura la cavalleria, perché nel frattempo lo scudo magnetico alieno si è dissolto e il papà-generale è riuscito a intervenire.
Rihanna che smitraglia. Credibilissima. |
Finale che non delude: medaglie per tutti, due Grammy per Rihanna, una nuova medaglia per l'ex marine diversamente abile e moderatamente scuro di carnagione, un ambrogino d'oro per il fratello biondo stramorto e il suocero-generale che acconsente allo sposalizio della figlia gnocca con il figaccione che sarà anche una testacalda, ma come cavalca i luoghi comuni lui, nessuno.
God Bless stafava.
Stupenda!
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