venerdì 10 agosto 2012

Grillo, le Olimpiadi del Populismo, Josefa Idem e il reale peso online dei Meetup

Una considerazione riguardo la  vicenda Josefa Idem, che intervistata sulle sparate di Grillo riguardo le Olimpiadi ha dichiarato: "Grillo è una patacca".
Anche qui, come in altri casi, si è assistito alla reazione dei grillini, infuriati perchè si è applicato del ragionamento critico sulle parole del vate. Reazione prontamente riportata dai quotidiani online.
Con frasi anche come "non nominare il nome di Grillo invano" e insulti a una campionessa che si fa onore nel mondo da decenni.
Il problema, però, è che il reale peso dei grillini online è molto scarso, a mio parere.
Sono attivi soprattutto nei meetup (i forum del movimento) e sul blog di grillo, nei commenti.
Li si vede in giro anche in qualche pagina di Facebook o in qualche tweet, ma a volte, leggendo gli articoli, si ha l'impressione che "la Rete" sia invasa da post dei sostenitori di Grillo e che il "sentimento" dei navigatori online sia in generale aderente al loro.
Chiunque viva molto e studi la Rete e i suoi movimenti, però, può vedere benissimo come non sia vero, perché il Movimento 5 Stelle, online, è molto verticale e pochissimo orizzontale. Per spiegare meglio: l'unico confronto che si può avere, è iscrivendosi ai forum dei vari Meetup e lì si possono leggere le loro discussioni o gli strali verso chi si sia permesso di mettere in dubbio i dogmi del vate. 
Al di fuori di quei forum, ci sono voci assolutamente contrastanti, in luoghi di ritrovo non controllati né politicizzati (a meno che non si voglia fare un'altra sparata e dire che Facebook e Twitter siano di proprietà dei partiti), che messe insieme avrebbero un peso anche maggiore.
Eppure negli articoli "la Rete" pare sempre più un serpente grillino che si muove all'unisono.
La verità invece è che chiunque abbia la presunzione di poter "racchiudere" la Rete, si illude - anche Zuckerberg sta fallendo in questo, sebbene il suo intento non sia politico ma funzionale.

Sarebbe quindi corretto che chi fa informazione sulle discussioni online, fornisca una visione il più possibile globale di ciò che accade in Rete, magari frequentando orizzontalmente più luoghi di ritrovo e non verticalmente solo l'aggregazione grillina.
In questo modo la percezione di chi non vive troppo profondamente la Rete, sarebbe più corretta, meno falsata.
Perché la realtà è molto più semplice di quello che si possa immaginare: come ogni movimento politico, il M5S è fortissimo nei propri spazi.
Così come il PDL è fortissimo nei suoi forum e nei suoi siti e pagine.
Come il PD.
Come chiunque.
Non esiste, e non esisterà mai, una "coscienza collettiva online" o, se non collettiva, predominante.
Evitiamo di illuderci e di illudere. 
Perché equivale a disinformare.

p.s.: riporto il mio post su Facebook di ieri riguardo l'ennesimo "meme" populista, nato online e subito rilanciao:

Grillo dopo aver detto che le olimpiadi sono il trionfo del nazionalismo (quando invece sono l'esatto contrario), riporta una frase che gira online e che sostiene come sia uno scandalo che una medaglia d'oro italiana riceva un premio di 140mila euro, mentre in germania ne prende 15mila.
Però ancora una volta le informazioni sono incomplete. Perché:

1. I premi in denaro vengono da un budget già consolidato del CONI (che comunque in due anni ha avuto tagli per

una sessantina di milioni di euro)
2. A differenza di altri paesi, dove il premio è esentasse, da noi è tassato al livello più alto, il 42%
3. Il budget per i compensi è calcolato sulla previsione di medaglie, è ovvio che un paese che prevede più medaglie decida di assegnare un premio inferiore, infatti paesi che ne prevedono pochissime, come Singapore, Azerbaijan e Armenia assegnano per l'oro premi superiori ai 500mila euro.
4. Abbiamo dirigenti pubblici che prendono 6 volte quelle cifre. Ogni anno, non ogni quattro.
5. Nei paesi presi ad esempio, gli atleti di sport minori stanno mediamente meglio, economicamente.

Ci sono scandali veri da inagare, nel mondo della gestione sportiva del CONI, invece che sparare in modo facile su quei pochi atleti che ogni 4 anni cercano di distinguersi e che - loro sì, e con poche eccezioni - durante la preparazione se vogliono uno stipendio devono arruolarsi nelle forze armate.

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