lunedì 14 maggio 2012

Statue Brutte: La bambina che salta la corda

Foto: Michele Checchia
(
http://www.flickr.com/photos/cek77/)
 
Inauguriamo questa nuova rubrica con la statua che l'ha ispirata.
La "Bambina che salta la corda", posta in Piazza Castello a Lodi, Lombardia, Italia.

Questa statua fece la sua misteriosa comparsa verso la fine degli anni 90. Commissionata non si sa per quale motivo dall'amministrazione pubblica e posta allora in una delle vie di maggior passaggio pedonale: Corso Umberto.
Quando qualche persona viene a trovarmi a Lodi, è una tappa turistica fissa.
Questo nonostante negli anni la statua abbia subito una migrazione e sia stata oramai posizionata ai margini di una piazzetta, seminascosta dalla vegetazione.
La statua è davvero brutta, e presenta alcuni elementi eccezionali da un punto di vista di trashume scultorio.
Partiamo dall'alto: la corda. Chiunque abbia mai saltato una corda, sa benissimo che una corda può stare in due posizioni: o tesa in aria, o incastrata trai piedi. Se sta così,è solo perché chi la usa ha deciso di fermare le braccia improvvisamente.
La bambina guarda (giustamente con espressione di stupore) questa corda metafisica che sta piegando il tempo e lo spazio, o forse divenuta una forma di vita senziente che si sta ribellando alla sua padrona. I capelli del ciuffo ritti in testa della bambina e le codine con dinamicità indipendente ci suggeriscono però un GRANDE spavento. Per questo molti analisti hanno ipotizzato come in realtà il monumento rappresenti una giovane che stia per essere rapita dal raggio traente di un'astronave aliena. Solo così infatti si spiegherebbe l'improvviso stop del gioco, la corda che ricade proprio mentre lo sguardo della bimba fissa l'enorme UFO sopra di lei.
Una statua quindi ambientata in un futuro possibile, fantascientifico.
Una tesi che prende ancora più forza osservando il vestiario, che mescola nuovo e vecchio: un corpetto spigoloso e dal design avveniristico, una collanina anch'essa piegata in totale disprezzo di una dinamica che segua una qualche legge fisica conosciuta, una cintura che stringe in vita una gonnellina jeans che guarda due stivaletti con i lacci modello antica Grecia. Dei braccialetti al polso destro.
E il colpo di genio: un OROLOGIO  simil-Swatch, al polso sinistro.
Ma non è solo questo.
La statua per molti anni ha attirato sguardi interrogativi OLTRE questi particolari. Qualcosa di indefinito, forse invisibile e misterioso, che grazie a tecnologie ultramoderne siamo finalmente riusciti a scoprire: LE PROPORZIONI.
Braccia incredibilmente, dannatamente lunghe. Tramite sofisticatissime simulazioni al compiuter, siamo riusciti a sommare la lunghezza delle braccia, ottenendo un'altezza superiore a quella della bambina.
Sublime.

Una suggestiva immagine della bambina che salta la corda ricoperta dalla neve. (da Google Maps)


Ma passiamo alle pagelle (1: minimo - 10: massimo):


La posizione oramai semi-nascosta della nostra statua. (Google Maps)


Posizione: 4
La statua passa oramai quasi inosservata, posta in un'aiuola dietro delle panchine dove la vegetazione sta per corpirla. La trattano come se fosse una vergogna da nascondere. Inaudito!



Pulizia: 6
Ora che l'hanno piazzata in un posto dove neanche i piccioni la vedono, la statua appare comunque decentemente pulita.

Ilarità: 10
La gioia isterica provocata nello spettatore è ai massimi livelli!

Manutenzione: 2
La corda è rotta e penzola quasi dietro la nuca della bambina.
E' una vergogna che nessuno l'abbia ancora riparata!

Possibilità di molestie: 10
La minigonna che lascia intravvedere i cosciotti, la bocca aperta e le ascelle in vista rendono la statua un obiettivo ideale per Molestatori di Statue.

Creditz

Questa nuova rubrica è gemellata con il Gruppo Facebook dei Molestatori di Statue: http://www.facebook.com/groups/243388982424834/

Se nella vostra città c'è una Statua Brutta, segnalatemela all'indirizzo baolian@gmail.com!

1 commento:

  1. Non avevo mai notato la posizione della corda. In effetti o sta per essere rapita dagli alieni o sta per ricevere una cordata autoinflitta in pieno naso. In entrambi i casi si spiega la faccia.

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