martedì 22 maggio 2012

Se si fosse chiamato Marco Montagnadizucchero

Siamo nel 2007 e Marco Montagnadizucchero è un giovane brillante programmatore italiano, iscritto in un'Università Italiana.
Un giorno ha una giovane e brillante idea: fare un sito dove le persone possano creare il proprio profilo, mantenersi in contatto con nuovi amici, ritrovarne di vecchi, condividere frasi, foto, video e interessi.
Passa alcune notti a programmarlo con gli amici ed è finalmente pronto per andare online.
Ne parla al suo docente che gli dice: interessante, facciamolo come progetto dell'Università, a mio nome, e lo teniamo come prototipo interno da presentare in giro ai convegni.
Ma Marco vuole farne un progetto vero, un sito che tutti conoscano, quindi decide di mettere in piedi una società.
Con i suoi amici raccoglie 1000 euro, dovrebbero bastare per prendere un hosting decente e fare una società.
Vanno da un commercialista che gli dice che con quei soldi possono fare al massimo una snc.
La costituiscono, aprono il conto in banca, registrano il dominio su un hosting del cazzo che si chiama come un'isola da sogno ma che ha prezzi bassissimi e mettono online il tutto.
Avanzano, dei mille euro, 10 euro per concedersi un caffè.
Il sito ha un successo enorme, ma dopo due giorni si schianta perché gli utenti hanno saturato la banda.
Serve un nuovo server, più potente, ma costa troppo, quindi servono investitori che credano nel progetto.
Marco Montagnadizucchero e i suoi soci riescono a raccattare:
- 500 euro dalla nonna, che però si raccomanda di non comperarci le sigarette di droga
- 100 euro dalla salumeria LA MORTAZZA DI ZIO 'NTONI che però vuole in home page una gif animata enorme di un maiale che si fa affettare felice
- 2000 euro però vincolati in obbligazioni dalla propria filiale bancaria
- mezza tessera timbrata dal kebabbaro sotto casa.
Purtroppo arriva anche una lettera dell'INPS: dice che si presume che abbiano fatto l'iscrizione alla gestione separata per evitare la quota fissa come commercianti, quindi i soci devono pagare un fisso di 4000 euro a testa all'anno.
Decidono quindi, sconsolatissimi, di chiudere la società.
E' il 2008 e Marco Montagnadizucchero si trova con una cartella INPS da 4000 euro che non sa come pagare e deve scegliere tra uno stage non retribuito con una società di consulenza e un posto a tempo determinato al McDonald dell'autogrill di San Zenone, sulla A1.

Dopo due mesi gli arriva una raccomandata dall'avvocato del provider perché dato che ha sforato con la banda, deve pagare un canone aggiuntivo.

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